La scelta di installare un impianto fotovoltaico è sempre più frequente tra gli italiani, come confermano le varie statistiche. Una scelta del genere è vantaggiosa soprattutto in una prospettiva lungimirante, un futuro in cui l’indipendenza energetica significa risparmio e sostenibilità.
Oltre al fotovoltaico esistono altre tecnologie che permettono di ridurre l’impatto ambientale della nostra abitazione, come le pompe di calore.
Questi dispositivi permettono di estrarre calore da una fonte naturale rinnovabile (aria, acqua, suolo) e trasferirlo agli ambienti da riscaldare e/o raffreddare.
Solitamente questa tipologia di macchinati utilizzano luce o gas per funzionare.
Le pompe di calore di distinguono principalmente in 4 tipi:
- aria-aria;
- aria-acqua;
- acqua-acqua;
- ibride;
In questo articolo ci concentreremo principalmente sulla terza tipologia, illustrando funzionamento, vantaggi e l’integrazione con un impianto fotovoltaico.
Pompa di calore acqua-acqua: come funziona?
Questa particolare tipologia di pompa di calore utilizza l’energia termica presente nell’acqua per raffreddare o riscaldare un ambiente interno.
Le unità che compongono una pompa di calore sono varie, tra cui:
- una pompa;
- un circuito di fluido refrigerante;
- un evaporatore;
- una valvola di espansione;
- un compressore;
- un condensatore.
Il processo parte con l’assorbimento dell’acqua fredda dal circuito primario nel serbatoio. Quest’acqua passa poi per l’evaporatore dove avviene uno scambio di energia termica con il fluido refrigerante. Questo fluido passa poi attraverso il compressore, dove ne avviene la compressione e il riscaldamento fino a raggiungere una temperatura molto alta.
L’acqua riscaldata passa attraverso il condensatore, dove cede energia termica al circuito di riscaldamento, con conseguente riscaldamento dell’ambiente.
La pressione e la temperatura del fluido refrigerante viene ridotta dalla valvola di espansione. Successivamente il fluido ritorna all’evaporatore per partire da capo con un nuovo ciclo.
Pompe di calore acqua-acqua: vantaggi e svantaggi
Come ogni altro sistema, la pompa di calore aria-aria ha i suoi vantaggi e svantaggi, di cui è opportuno parlare.
Vantaggi
- Efficienza energetica: questo tipo di pompa utilizza l’energia termica dell’acqua da fonti sotterranee o dai laghi. Questo tipo di fonte è quindi gratuita e rinnovabile.
- Utilità nei mesi estivi: è possibile usare la pompa acqua-acqua per raffreddare gli ambienti interni nei mesi più caldi.
- Sistema duraturo: questo tipo di impianti resiste al tempo, con almeno 25 anni di durata garantiti dall’assenza di parti meccaniche soggette a usura.
- Efficienza: la pompa di calore acqua-acqua produce più energia termica di quella elettrica che consuma.
Svantaggi
- Costi di installazione: questo tipo di impianto necessita il collegamento con una fonte d’acqua e questo richiede spesso dei lavori ingenti (scavi o altri lavori onerosi).
- Posizione: le pompe di calore acqua-acqua richiedono la presenza di fonti d’acqua nelle vicinanze, quindi nelle zone urbane sono difficilmente installabili.
- Manutenzione: visto il continuo flusso d’acqua, c’è bisogno di manutenzione costante per evitare otturazioni nei tubi. Questo può comportare costi maggiori.
- Restrizioni: a volte le autorità locali sono contrarie a questo tipo di scavi, per il loro possibile impatto sull’ambiente. Quindi si può ricorrere in restrizioni amministrative.
Pompa di calore acqua-acqua: i prezzi
Il costo delle pompe di calore varia in base a molti fattori, tra cui marca, modello, potenza ecc.
I prezzi solitamente partono dai 1.000 euro per i modelli piccoli, mentre si arriva anche oltre ai 10.000 euro per le pompe più potenti.
C’è da precisare che la manutenzione richiesta da questo tipo di impianto può far lievitare i costi.
Come al solito questo tipo di investimento va visto con un ottica lungimirante, dato che il risparmio lo si ha nel lungo periodo.
Pompe di calore e fotovoltaico
L’integrazione di questi due sistemi permette di abbattere molto i costi e rendere più sostenibile la propria abitazione.
Integrare due tecnologie di questo tipo permette di sfruttare l’energia solare per coprire la domanda di energia elettrica, compreso il riscaldamento o il raffreddamento, senza inquinamento da CO2.
Il modo migliore per integrare questi due sistemi è quello di avere anche un sistema di accumulo, così da avere l’energia per la pompa di calore anche nei momenti di bassa produzione di energia solare.
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