Il clima italiano ha recentemente attraversato un’autunno che entrerà nei libri di storia meteorologica.
Secondo le rilevazioni dell’ISAC-CNR, settembre, ottobre e novembre di quest’anno hanno visto una media di temperatura 2,09°C al di sopra della norma, considerando il periodo di riferimento 1991-2020.
Questi dati mettono in luce una tendenza all’aumento delle temperature in linea con il riscaldamento globale in corso, che potrebbe posizionare il 2023 come uno dei più caldi di sempre.
Anomalie Termiche e Record di Calore
L’autunno 2023 non è stato uniforme nelle sue anomalie termiche.
La prima metà, in particolare tra fine settembre e inizio ottobre, ha visto un aumento significativo delle temperature, che ha mantenuto la media trimestrale ben al di sopra della norma.
Questo periodo ha contribuito in modo significativo alla straordinaria classificazione dell’autunno come il più caldo di sempre in tutte e tre le macro-aree geografiche analizzate.
Anche il Nord, tradizionalmente più moderato, ha registrato una media di +1,98°C, nonostante novembre si sia attestato a un modesto +0,24°C.
Al Centro, le temperature hanno superato la media di +2,28°C, mentre al Sud si sono stabilizzate a +2,16°C.
La persistente anomalia termica nel mese di novembre ha ulteriormente rafforzato la posizione del 2023 come uno degli anni più caldi per l’Italia.
Avvicinamento al Record di Riscaldamento Globale
I dati autunnali stanno proiettando il 2023 verso un possibile superamento del record di riscaldamento globale stabilito nel 2022.
Considerando gli ultimi 12 mesi, che vanno da dicembre 2022 a novembre 2023, il 2023 ha conquistato la prima posizione nella classifica degli anni più caldi in Italia dal 1800.
La temperatura media è salita a +1,14°C, con un picco di +1,21 gradi al Nord.
Tuttavia, se si considera l’anno solare, i primi 11 mesi del 2023 sono ancora leggermente al di sotto dei valori toccati nel 2022: +1,05°C rispetto a +1,16°C.
Va notato che il 2022 si era chiuso con una temperatura media di +1,15 gradi al di sopra della norma trentennale di riferimento.
Prospettive per il Futuro
Il riscaldamento globale in corso sta plasmando il clima italiano in modi senza precedenti. Il 2023 si avvicina alla conclusione dell’anno meteorologico con l’aspettativa di consolidare il suo status di uno degli anni più caldi di sempre.
Il Nord Italia, in particolare, continua a registrare punte significative, contribuendo alla percezione di un cambiamento climatico in atto.
Conclusioni
L’autunno del 2023 rimarrà nella memoria come un periodo di calore eccezionale, confermando l’impatto del riscaldamento globale sull’Italia.
Le temperature sopra la media segnalano la necessità di affrontare le sfide del cambiamento climatico e di adottare misure significative per mitigarne gli effetti.
Fonti:
- ISAC-CNR: [link ai dati]
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