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Colonnine di ricarica per veicoli elettrici

Negli ultimi anni, l’interesse per i veicoli elettrici è cresciuto esponenzialmente grazie alle crescenti preoccupazioni ambientali e all’innovazione tecnologica. Con questo aumento della domanda, anche le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici si stanno evolvendo rapidamente. In questo articolo, ci concentreremo sulle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, un elemento essenziale per supportare l’adozione di questa tecnologia sostenibile.

Le colonnine di ricarica, conosciute anche come stazioni di ricarica, punti di ricarica o semplicemente charger per veicoli elettrici, sono dispositivi progettati per fornire energia elettrica ai veicoli elettrici e ibridi plug-in. Queste stazioni di ricarica sono fondamentali per garantire un’esperienza di guida senza intoppi, permettendo agli automobilisti di ricaricare le batterie dei loro veicoli elettrici in modo efficiente e sicuro.

Inizieremo esaminando i diversi tipi di colonnine di ricarica disponibili sul mercato e le loro caratteristiche principali. Successivamente, discuteremo le tendenze emergenti nel settore delle colonnine di ricarica e come queste influenzeranno il futuro della mobilità elettrica. Infine, esploreremo alcune delle migliori pratiche per l’installazione e l’utilizzo delle colonnine di ricarica, in modo da garantire un’esperienza ottimale per gli utenti di veicoli elettrici.

Vediamo meglio come funziona

Possiamo subito dividere le colonnine in base all’ubicazione. Infatti solitamente c’è una grossa differenza tra quelle private e quelle pubbliche. 

Partiamo con le colonnine in proprietà private. Solitamente vengono installate per comodità da parte dei proprietari, ma raggiungono potenze inferiori a quelle pubbliche e sono allacciate alla rete elettrica locale.

Le colonnine di ricarica pubbliche invece si trovano solitamente in spazi aperti al pubblico come strade, parcheggi o stazioni di servizio. Possono raggiungere potenze più elevate e solitamente per accedervi bisogna registrarsi presso l’azienda che le installa. La registrazione può avvenire online o in presenza e consente poi di ricaricare la macchina usando una carta di credito o una carta prepagata. Spesso possono anche ricaricare più veicoli simultaneamente.

C’è una normativa che regola il funzionamento di tutte le colonnine dividendole in 4 categorie, differenti nella potenza.

La norma in questione è la IEC 61851-1[1], che prevede:

  • Ricarica lenta: collegamento diretto tra mezzo e rete elettrica, viene quindi collegato a una presa di corrente a 16 A in corrente alternata. In questi casi si usa una presa Shuko, in genere per scooter o bici elettriche;
  • Ricarica mediamente lenta: a differenza della prima è presente un’unità di controllo interposta tra veicolo e rete elettrica. Si usano prese domestiche da 16 A oppure industriali da 32 A. La ricarica è più sicura in quanto utilizza la tecnologia PWM (Pulse Width Modulation) sul cavo di alimentazione;
  • Ricarica lenta o rapida: colonnine fisse, hanno sistemi di protezione e unità di controllo. Possono caricare lentamente a 16 A oppure più velocemente a 63 A. Possono essere stazioni pubbliche o private, fisse o portatili, con potenza fino a 22 kW. Questa modalità solitamente è compatibile con connettori di tipo 2 o 3.
  • Ricarica rapida o ultrarapida:  prevede l’utilizzo di corrente continua. Stazioni esclusivamente pubbliche, con ricarica fino a 200 A e 400 V e 150 kW. Le stazioni di questo tipo sono esclusivamente pubbliche e ci sono alcune alternative che arrivano fino a 350 kW mediante l’utilizzo di connettori CHAdeMO (standard giapponese) o CCS Combo 2 (standard europeo).

Oggi è sempre più facile trovare colonnine, vista l’espansione capillare che sta avvenendo con la sempre maggiore popolarità dei veicoli a propulsione elettrica.

Il futuro dei sistemi di ricarica per auto elettriche

Ad oggi, sono presenti circa 37’000 punti di ricarica in tutta Italia, con 10’000 nuove installazioni solo nel 2022[2]. Anche se la crescita è incoraggiante, questi dati sono indietro in rispetto ai grandi paesi europei. La Germania ad esempio conta circa 80’000 stazioni di ricarica registrate al 1 Gennaio 2023[3].

Il futuro dei sistemi di ricarica è incentrato su innovazioni volte a migliorare l’esperienza dell’utente.
Secondo Electrify America, divisione del Gruppo Volkswagen, la stazione ideale dovrebbe essere esteticamente piacevole, confortevole e facile da usare. Con questa visione, l’azienda prevede di implementare nuove funzioni e infrastrutture più ampie, che includono aree per i clienti, spazi per eventi, pensiline con pannelli fotovoltaici per protezione dalle intemperie e opzioni di ricarica tramite parcheggiatore[4].

L’integrazione di tetti solari in numerosi hub mira a generare più energia pulita per gli automobilisti, mentre i punti di ricarica avranno un design rinnovato per migliorare l’aspetto e ridurre l’ingombro. Gli schermi HMI più luminosi e i sistemi di gestione dei cavi semplificati faciliteranno l’interazione con i veicoli. Inoltre, l’azienda prevede di aggiungere oltre 150 sistemi di accumulo energetico alle stazioni di ricarica.

L’obiettivo è quello di soddisfare e superare le aspettative degli automobilisti che passano a uno stile di vita elettrico, migliorando l’esperienza di ricarica e offrendo una rete ultraveloce e affidabile su tutto il territorio.

Colonnine di ricarica + Veicolo elettrico + impianto fotovoltaico

Avere un impianto fotovoltaico per alimentare la propria macchina elettrica è un’opzione intelligente e sostenibile che offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, utilizzare l’energia solare prodotta dal proprio impianto fotovoltaico per ricaricare il veicolo elettrico riduce notevolmente i costi di ricarica e consente di essere indipendenti dalla rete elettrica. Inoltre, questa soluzione contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, poiché l’energia solare è una fonte rinnovabile e pulita che non produce emissioni inquinanti.

Un altro vantaggio significativo è la possibilità di combinare l’impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo, per immagazzinare l’energia solare in eccesso prodotta durante il giorno e utilizzarla per ricaricare il veicolo elettrico durante la notte o in qualsiasi altro momento. Questa configurazione aumenta ulteriormente l’autosufficienza energetica e l’efficienza dell’intero sistema.

Inoltre, avere un impianto fotovoltaico e una macchina elettrica può essere un’ottima soluzione per sfruttare al meglio gli incentivi statali e le agevolazioni fiscali, rendendo l’investimento ancora più conveniente. Le colonnine di ricarica sono infatti comprese nelle spese detraibili al 50% grazie all’ecobonus.

In sintesi, l’integrazione tra impianto fotovoltaico e veicolo elettrico rappresenta un passo fondamentale verso uno stile di vita più sostenibile, rispettoso dell’ambiente e soprattutto economicamente vantaggioso.

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[1] https://webstore.iec.ch/publication/33644

[2] https://insideevs.it/news/466776/quante-colonnine-auto-elettriche-italia-report-motuse/

[3] https://www.bundesnetzagentur.de/DE/Fachthemen/ElektrizitaetundGas/E-Mobilitaet/start.html

[4] https://www.cnet.com/roadshow/news/electrify-america-new-generation-charging-stations/

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