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Decreto FER-T: nuovi incentivi per le rinnovabili termiche

L’Italia compie un nuovo passo avanti nella transizione energetica con l’introduzione del Decreto FER-T, un meccanismo di incentivazione rivolto alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni. Questo nuovo schema si affianca al Conto Termico per ampliare le opportunità di sviluppo del settore delle rinnovabili termiche, contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione fissati nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Obiettivi del Decreto FER-T

Il Decreto FER-T nasce come strumento complementare al Conto Termico, con l’obiettivo di incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili attraverso aste pubbliche competitive. Questo provvedimento risponde alla necessità di aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra nel settore termico, in linea con i target nazionali ed europei.

Tra gli obiettivi principali del decreto vi sono:

  • Incrementare la quota di energia termica rinnovabile nel mix energetico nazionale.
  • Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per la produzione di calore.
  • Favorire lo sviluppo di impianti di grandi dimensioni con elevati standard di efficienza.
  • Offrire incentivi mirati per stimolare investimenti privati e pubblici nel settore.

Chi può accedere agli incentivi?

Il Decreto FER-T prevede che possano accedere agli incentivi:

  • Imprese di qualsiasi dimensione, pubbliche e private.
  • Energy Service Company (ESCO) certificate.
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), a condizione che si avvalgano di un’ESCO certificata.
  • Partenariati pubblico-privati per lo sviluppo di progetti energetici.

Fonti rinnovabili ammesse e tipologie di impianti

Le fonti rinnovabili che possono beneficiare del meccanismo FER-T sono:

  • Energia solare termica.
  • Energia geotermica.
  • Bioenergie (biomassa solida, biogas, bioliquidi sostenibili).
  • Energia dell’ambiente (aerotermica, idrotermica).

Gli impianti incentivati possono includere:

  • Pompe di calore elettriche o a gas con potenza superiore a 2 MWt.
  • Impianti solari termici con una superficie del campo solare superiore a 2.500 m².
  • Sistemi di utilizzo diretto dell’energia geotermica con potenza superiore a 2 MWt.
  • Impianti per teleriscaldamento e teleraffrescamento.

Come funzionano le aste e gli incentivi?

Il meccanismo di incentivazione si basa su aste pubbliche competitive, in cui i progetti vengono selezionati in base al ribasso percentuale offerto sulla tariffa base d’asta. Gli impianti vincitori riceveranno un incentivo in conto esercizio per un periodo di 10 anni, calcolato sulla base della produzione effettiva di energia termica.

Le aste saranno svolte con criteri di trasparenza e concorrenza, prevedendo almeno due procedure all’anno. La graduatoria dei progetti sarà determinata dal prezzo offerto e da ulteriori criteri qualitativi legati alla resilienza del sistema, alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale delle imprese partecipanti.

Ma a chi si applica di preciso?

Il Decreto FER-T è pensato per incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili su larga scala. Infatti, gli incentivi sono riservati a impianti con potenza termica utile superiore a 2 MWt, escludendo quindi le installazioni di piccola e media taglia, che restano coperte dal Conto Termico.

Questo significa che il FER-T non è rivolto ai singoli utenti domestici, ma piuttosto a grandi aziende, enti pubblici, ESCO e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che possono sviluppare impianti per teleriscaldamento, processi industriali o reti di calore per edifici e serre.

Un’opportunità per il settore delle rinnovabili

Il Decreto FER-T rappresenta un’opportunità significativa per il settore delle rinnovabili termiche in Italia. Con l’adozione di questo meccanismo, il governo punta a incentivare la produzione di energia termica pulita e a ridurre l’impatto ambientale delle fonti fossili. La combinazione tra Conto Termico e FER-T permette di coprire sia interventi di piccola scala che grandi progetti industriali, offrendo un panorama di incentivi più ampio e accessibile.

Il successo del Decreto dipenderà dalla capacità del sistema di attrarre investimenti e garantire la realizzazione degli impianti nei tempi previsti. La transizione verso un sistema energetico più sostenibile passa anche dall’efficienza termica: il FER-T potrebbe essere una leva determinante per il futuro energetico dell’Italia.

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