In estate gli impianti fotovoltaici domestici raggiungono il loro picco di produzione, ma senza sistemi di accumulo o gestione intelligente, buona parte dell’energia generata può andare sprecata o essere venduta a prezzi bassi. Il risultato? Risparmi reali più contenuti di quanto ci si aspetti.
Il paradosso dell’estate: produzione elevata, risparmio moderato
Durante i mesi di giugno-settembre un impianto residenziale di 4 kWp può produrre fino a 2.000 kWh. Tuttavia:
- Senza accumulo, solo circa il 30–45% di tale energia viene autoconsumata direttamente, mentre il resto viene immesso nella rete.
- L’energia ceduta alla rete viene spesso remunerata tra 0,02 e 0,10 €/kWh, mentre il costo di acquisto serale è compreso tra 0,22 e 0,28 €/kWh — una forbice che si traduce in perdite tra 132 e 220 € solo in estate.
In pratica, l’energia generata c’è, ma non viene sfruttata nei momenti in cui serve di più.
L’accumulo domestico: il turbo dell’autoconsumo
Una batteria da 5 kWh è in grado di portare l’autoconsumo fino al 70–75%, limitando l’energia immessa in rete e l’acquisto serale. Grazie all’accumulo:
- Il risparmio può superare i 100 € solo in estate, rispetto a un impianto senza batteria.
- L’energia prodotta di giorno viene immagazzinata e utilizzata la sera o quando l’impianto non produce.
- Sale l’efficienza reale dell’impianto, favorendo maggiore indipendenza e resilienza energetica.
Strategie smart per ottimizzare il fotovoltaico estivo
Ecco alcuni suggerimenti pratici per aumentare i vantaggi dell’autoconsumo:
- Installa un sistema di accumulo
È la scelta più efficace: immagazzinare l’energia prodotta massimizza il suo impiego e riduce il prelievo notturno. - Spostamento dei consumi (load shifting)
Utilizza lavatrici, lavastoviglie o boiler nelle ore centrali del giorno, quando l’impianto genera più energia, per evitare l’acquisto dalla rete . - Pre-raffrescamento dell’abitazione
In estate, programmare l’uso di pompe di calore quando c’è sole permette di accumulare comfort termico e ridurre il consumo serale. - Home Energy Management System (HEMS)
Col sistema smart si automatizza l’attivazione dei carichi — come la ricarica dell’auto elettrica — nei momenti di maggior produzione o prezzo favorevole. - Dimensionamento organico dell’impianto
Un impianto eccessivamente grande, soprattutto nei mesi estivi, può produrre troppo più di quanto effettivamente autoconsumiamo. Serve progettare secondo il profilo reale di consumo e con eventuali batterie integrate.
I numeri parlano chiaro
- In Italia, nel 2023 l’autoconsumo medio era il 24,8% della produzione netta dei soli impianti che autoconsumavano .
- In estate, le percentuali salgono leggermente, ma restano ben lontane dai valori di efficienza che una batteria permetterebbe di raggiungere.
Quindi: più energia viene trattenuta e utilizzata localmente, stimola un ritorno economico e ambientale concreto.
Conclusione: il fotovoltaico funziona se lo si gestisce
Il fotovoltaico residenziale non è soltanto produzione, ma una vera e propria gestione energetica. L’obiettivo è trasformare l’energia solare in un valore utilizzabile, non solo in una quantità impressa nei contatori.
Le installazioni con autoconsumo intelligente — affiancate da sistemi di accumulo e gestione automatizzata — sono le più performanti e remunerative. Vale la pena progettare per ottenere di più da ogni kWh prodotto. Il futuro del fotovoltaico è nella gestione efficiente, non solo nella potenza installata.
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