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Incentivi Fotovoltaico 2026: cosa cambierà?

Il fotovoltaico in Italia è entrato ormai nella sua fase di maturità: i costi di installazione sono scesi drasticamente negli ultimi dieci anni, la tecnologia è diventata più efficiente e le famiglie sono sempre più consapevoli dei vantaggi economici e ambientali. Tuttavia, uno dei principali motori che ha permesso a migliaia di cittadini di scegliere il solare sono stati gli incentivi statali. Ed è proprio qui che arrivano le novità: con la fine del 2025 molte delle agevolazioni attualmente in vigore subiranno modifiche importanti, aprendo un nuovo scenario per il 2026.

Incentivi oggi: cosa è ancora valido nel 2025

Ad oggi, chi decide di installare un impianto fotovoltaico può beneficiare di diverse forme di sostegno:

  • Bonus ristrutturazioni con detrazione del 50%: resta la misura principale per chi installa un impianto sulla prima casa. Permette di recuperare la metà della spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi, spalmata su 10 anni.
  • Detrazione al 36% per seconde case: misura meno generosa, ma comunque utile, destinata a chi installa impianti su immobili non adibiti a prima abitazione.
  • Bonus accumulo: è ancora attivo l’incentivo per l’installazione di sistemi di storage abbinati agli impianti fotovoltaici, con detrazione al 50%.
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): grazie ai fondi del PNRR, oggi i progetti di autoconsumo collettivo possono accedere a un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese ammissibili, con l’ulteriore vantaggio dell’anticipo al 30%.
  • Reddito Energetico: una misura mirata alle famiglie con ISEE basso, che consente di installare un impianto fotovoltaico domestico a costo zero, con la copertura totale delle spese da parte del GSE.

Questi strumenti hanno favorito un boom di installazioni nel 2024 e 2025, con l’Italia che ha superato i 37 GW di potenza fotovoltaica complessiva e continua a crescere.

Cosa cambia nel 2026

Il quadro però è destinato a mutare già a partire dal 1° gennaio 2026. Le detrazioni oggi più generose, come quella al 50%, scenderanno infatti al 36% per tutti i contribuenti, senza distinzioni tra prima e seconda casa. In pratica, chi installerà un impianto dopo questa data si troverà con un incentivo ridotto di quasi un terzo.

Per fare un esempio concreto:

  • un impianto da 6.000 euro oggi consente di recuperare 3.000 euro in dieci anni;
  • dal 2026, con detrazione al 36%, il recupero scenderà a 2.160 euro.

Un risparmio più basso che, sommato al probabile aumento della domanda (e quindi dei prezzi degli impianti) previsto per il prossimo anno, rischia di rendere l’investimento meno conveniente rispetto a oggi.

Perché conviene muoversi ora

La finestra temporale che va da oggi a dicembre 2025 rappresenta un’occasione unica. Installare entro la fine dell’anno significa:

  • assicurarsi la detrazione del 50%, la più alta disponibile per i privati;
  • sfruttare i contributi CER ancora pienamente operativi grazie al PNRR;
  • approfittare del Reddito Energetico per chi ne ha diritto, iniziativa che ha già stanziato oltre 100 milioni di euro solo per il 2025;
  • ottenere un ritorno economico più rapido sull’investimento, riducendo i tempi di rientro.

Un’occasione di lungo periodo

È importante sottolineare che, anche con gli incentivi ridotti, il fotovoltaico rimane comunque una delle soluzioni energetiche più convenienti. I costi della tecnologia continuano a calare, le bollette restano elevate a causa della dipendenza dal gas, e gli obiettivi climatici europei spingono sempre più verso l’autoproduzione.

Tuttavia, chi sceglie di installare oggi si garantisce un vantaggio competitivo che non sarà più disponibile tra pochi mesi. In un contesto in cui ogni famiglia guarda con attenzione ai costi energetici, la possibilità di bloccare condizioni più favorevoli può fare davvero la differenza.

Conclusione

Il 2026 segnerà un punto di svolta per gli incentivi sul fotovoltaico. Le agevolazioni non spariranno, ma saranno meno generose. Per questo, il messaggio è chiaro: il momento giusto per investire è adesso.

Sfruttare il 2025 per installare un impianto significa non solo assicurarsi il massimo degli incentivi fiscali, ma anche prepararsi a un futuro energetico più sostenibile, indipendente e conveniente.

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